Domini di primo livello: fruit of the Web!

Siamo partiti da siti .it e .com, ma dove siamo arrivati? Tanto tempo fa, un sito con estensione “.it” era rappresentativo di un’attività italiana, uno “.org” di un’associazione di volontariato o senza scopo di lucro, uno “.com” era internazionale. Quando troviamo un sito con indirizzo tipo “http://www.nomesito.com” sappiamo che si tratta di un dominio di primo livello, oggi ormai acquistabili con pochi euro l’anno, anche se la ricerca del nome da dare al proprio sito di questi tempi può risultare tutt’altro che semplice: milioni di siti e di estensioni, ma soprattutto, quando pensiamo di aver trovato il nome più originale del mondo, voilà! Scopriamo che qualcuno lo ha già usato 🙁

Perché ostinarsi a cercare siti con estensioni generiche o banali? Oggi la lista è davvero lunghissima: oltre a quelli che identificano una nazionalità, ci sono quelli che identificano il settore commerciale; per esempio, nel settore moda il sito può avere come estensioni: “.clothing”, “.cool”, “.moda”, ecc.; nel settore dei trasporti e dei viaggi abbiamo “.auto”, “.car”, “.limo”, “.travel”, “.holidays”, “.tours”, e via discorrendo. I principali provider — Aruba, Register, ecc. — propongono valide alternative per ogni esigenza di rappresentatività del proprio business, facilitando la ricerca del nome del dominio con migliaia di opportunità. Se poi si accetta qualche compromesso, un dominio di secondo livello può risultare anche gratuito!

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Infine, se vuoi sponsorizzare te stesso come protagonista nel Web, perché non scegliere un semplice ma efficace dominio “.name”?