Il commercio online è oggi la forma più usuale di fare acquisti, che vengono normalmente conclusi con carta di credito o PayPal. Vi è mai capitato di riempire un carrello elettronico, pagarlo con carta di credito e scoprire che l’acquisto non è andato a buon fine per problemi tecnici? Bene, potreste accorgervi che la somma relativa all’acquisto è stata prelevata dalla carta di credito ma non risulta nessun ordine. Cosa fare?
Esistono svariati tipi di carte di credito: revolving, a saldo, prepagate, carte conto, ecc. ma tutte hanno di base il funzionamento su circuiti internazionali come MasterCard, Visa, ecc. più o meno simile.
Una volta effettuato il pagamento online, il fatto di aver dato il numero di carta di credito e il CVV, ovvero il numeretto di tre cifre che figura sul retro della carta, autorizza la banca emittente della carta a pagare la somma relativa all’ordine. Se per un qualche problema tecnico legato al sito di e-commerce l’ordine non va a buon fine dopo questa fase, purtroppo la banca emittente lascia a disposizione del venditore la somma ordinata anche se in realtà il venditore non avanza nulla. Come si risolve la faccenda?
Intanto se sei vittima di questa disavventura, contatta immediatamente il venditore, che risalirà tramite la propria banca all’autorizzazione concessa a suo. favore sulla tua carta provvedendo a inoltrare al circuito della carta la relativa richiesta di storno, in modo da non dover attendere la scadenza automatica dell’autorizzazione stessa.
In teoria ciò dovrebbe essere sufficiente a riavere la somma accreditata sulla propria carta, in realtà bisogna attendere spesso 10 gg. lavorativi. Perché? Le banche vincolano la somma a favore del venditore per 10 gg, allo scadere dei quali, se il venditore non preleva il denaro, provvede a svincolare l’importo e a restituirlo al mittente. Se dopo 10 gg. lavorativi la vostra banca non vi ha ancora ridato i soldi, bisogna contattarla per sollecitare il rimborso.
Sebbene ritenga inopportuno una simile pratica ai tempi delle operazioni immateriali, non c’è possibilità di modificare questa consuetudine bancaria, perciò accontentiamoci di recuperare quello che è nostro.