Se avete riscontrato l’utilità degli e-book in azienda e avete già avuto modo di provarli nel vostro settore di competenza, allora vi sarà venuta una certa curiosità su come realizzarli. Lungi dal dire che sia la cosa più semplice del mondo, posso affermare però, per averlo provato personalmente, che non è una mission impossible e per certi aspetti può essere un’esperienza che apre scenari professionali di non poco rilievo, a patto di avere i software giusti e un’infarinatura di editoria e impaginazione. Ma andiamo per gradi.
Per chi come me lavora su Mac, basta veramente pochissimo produrre e-book perfettamente impaginati e leggibili su iPhone e iPad. Oltre ad avere già l’e-book reader installato (iBooks), per Mac troverete iBooks Author, un software che non richiede alcuna conoscenza di linguaggi di programmazione, codice o altro, perché risponde a una logica di scrittura base, come può essere un Microsoft Word. Inoltre offre una serie di template (modelli) che possono essere d’aiuto per partire e poi personalizzati in base alle esigenze grafiche personali, senza sottovalutare i widget (immagini e gallerie interattive, presentazioni Keynote senza uscire dall’ebook, ecc.)
Una volta costruito l’ebook come si farebbe con un qualsiasi editor di testo, si passa alla fase di esportazione: in questa sede si può anche scegliere il formato epub per iBooks o PDF o testo. Un’alternativa di marketing è quella di pubblicare l’ebook sull’Apple Store dedicato ai libri digitali potendo scegliere di pubblicarlo per intero o come abstract.
Purtroppo questo software non consente di produrre formati per Amazon, ma si può ricorrere ad altri software: innanzitutto Adobe InDesign produce file per diverse piattaforme ed è sicuramente il software di impaginazione per eccellenza. Non è il massimo della user experience, ma in Rete si trovano validi suggerimenti d’uso o manuali gratis, soprattutto in inglese.
Se vogliamo andare un po’ più sul “potabile” possiamo usare Microsoft Word per scrivere e impaginare e “dare in pasto” ad un altro software il file così creato, in modo da generare il libro elettronico. In questo caso è bene lavorare in modalità Struttura: bisogna ricordare infatti che un libro è fatto di capitoli, sottocapitoli, testo paragrafo, immagini, bibliografia ecc. La modalità Struttura di Word consente di associare uno stile alle varie parti del testo, e chissà, magari ci scriverò sopra qualcosina, visto che spesso se ne sottovaluta l’importanza. Ritornando su Mac, anche se esiste la versione Microsoft Word per questa piattaforma, secondo me è meglio ricorrere a Pages che ha già una certa “vocazione” per l’impaginazione.
Il software più diffuso per convertire in formati ebook per vari reader è Calibre, gratuito, multipiattaforma (Windows, Mac OSX, Linux, e anche una versione portatile) e soprattutto completo.
Si noti che Calibre è un convertitore: da file con estensioni CBZ, CBR, CBC, CHM, DJVU, DOCX, EPUB, FB2, HTML, HTMLZ, LIT, LRF, MOBI, ODT, PDF, PRC, PDB, PML, RB, RTF, SNB, TCR, TXT, TXTZ, Calibre ottiene diversi formati di ebook, come AZW3, EPUB, FB2, OEB, LIT, LRF, MOBI (il formato Kindle), e altri.
A questo punto, potremmo anche fermarci, partendo dal presupposto che basta generare un PDF o un DOC e creare l’ebook con Calibre o Acrobat XI Pro (ex Adobe PDF Professional, decisamente non gratuito), ma perché mettere un freno alla fantasia? Oggi abbiamo anche i tablet da sfruttare! E allora, su device Android e iPad possiamo divertirci con Book Creator, da provare in versione free ed eventualmente acquistare in versione completa. Questa app offre anche la possibilità di pubblicare su Google Play Books da Android o condividere con AirDrop o iBooks da versione per iPad.
Ovviamente non è come lavorare su PC desktop ma in alcune circostanze può servire 😉