Sono nata professionalmente negli anni d’oro di Microsoft Office, ai tempi del mitico Word 3.0, cui faceva concorrenza nell’editoria un timido PageMaker su Mac, quando l’alternativa a Excel era un ingarbugliato Lotus 1-2-3. Allora i software si installavano sul PC (Office per esempio constava di 10 floppy disk che si inserivano a turno), occupavano un bel po’ di spazio fisico, cui si aggiungeva quello per archiviare i documenti prodotti. Insomma, archeologia informatica oramai. Da allora, oltre a me, anche Microsoft Office è “maturato”, si è umanizzato, ha un’interfaccia grafica accattivante e intuitiva ed è ormai universalmente adottato nelle aziende in versione di solito completa, quella inclusiva di Microsoft Access, il database di Redmond. La Fondazione Apache intanto fa concorrenza con il suo OpenOffice.org gratuito e completo. Ma quali sono le alternative sul cloud? E quali i vantaggi?
Prima di elencare qualche suite, è bene sottolineare i vantaggi: le Office Suite online non si installano, richiedono un accesso internet e pertanto sono disponibile da qualunque terminale con accesso remoto, quindi anche da smartphone e tablet. Specifiche applicazioni iPhone e Android consentono di velocizzare l’accesso alle suite, ottimizzare l’aperture dei file prodotti o di utilizzare meglio queste piattaforme sui dispositivi con ridotte prestazioni grafiche o di tastiera.
Quindi, lasciando da parte MS Access, che a mio parere non è facilmente sostituibile neanche dalle soluzioni Apple, per quanto riguarda scrittura di documenti, realizzazione di presentazioni, fogli di calcolo e moduli, innanzitutto si può utilizzare — anche in azienda — la soluzione della Grande G: la sua suite da ufficio è Google Docs e comprende, oltre alle applicazioni che permettono di realizzare quanto suddetto, anche uno spazio di archiviazione online, la possibilità di condividere quanto prodotto con collaboratori (incluso sistema di versioning e chat), di creare disegni, di utilizzare funzioni avanzate, aggiungere applicazioni di terze parti, e molto altro.
L’equivalente di Microsoft Outlook è Gmail, quello di Microsoft OneNote potrebbe essere Google Keep per restare a Mountain View, ma si potrebbe anche ricorrere al più evoluto Evernote.
Spostandoci in India, ma solo come partenza, una suite completa per ufficio è Zoho Office che comprende: Zoho Writer, Zoho Sheet, Zoho DB and Reports, Zoho Show, Zoho Projects, e numerose applicazioni altre, parte delle quali però più adatte a un utenti stranieri. La base di queste applicazioni è free, ma piani di abbonamento sono previsti per esigenze aziendali più complesse.
Con un po’ di ritardo, anche Microsoft è giunta al cloud: MS Office ha ora la sua versione online, a mio parere un po’ meno evoluta di quella di Google, ma funzionale e lo spazio di archiviazione offerto su OneDrive non è poco.
Un fratello piccolo delle suite citate è ThinkFree Online, che per un po’ di tempo è stato in auge e poi purtroppo è stato schiacciato dalle soluzioni più performanti dei giganti dell’informatica. Tuttavia (con qualche limitazione) esiste ancora, per chi volesse vederlo.
Infine, per i curiosi del genere, esiste anche Joeffice, un office in Java…