Ci sono stati anni in cui lavoravo intere giornate senza considerare se tutto quel lavoro fosse realmente commisurato al fatturato.
Ma Aristotele, che della vita ha sviscerato gli aspetti più salienti, mi ha ricordato che “Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero”, il che, sommato al fatto che il tempo è denaro, mi ha fatto capire l’importanza di quantificare il tempo speso in un’attività al fine di renderlo remunerativo.
Poiché trascorro molto tempo su Internet e inviando e-mail, ho cercato un “contatore” — un time tracker — che non fosse una sveglia da programmare ogni volta in maniera complessa, ma qualcosa che tracciasse discretamente la mia attività: ho pensato perciò alle estensioni dei browser, quelle piccole app che non richiedono di uscire dal browser per attivarle.
Per Firefox ho trovato Mind The Time, un contatore facile da avviare e stoppare, che indica quanto tempo è durata una certa attività.
Talvolta, però, il calcolo dei tempi serve per preventivare i costi di un progetto: ogni singola attività che afferisce al progetto (per es.: stesura contenuti, revisione di bozze, editing di materiale fotografico, ore lavoro degli impiegati al telefono, ecc.) va quantificata per sapere quanto costa il progetto e a quanto deve essere venduto.
Per i fan di Android che affidano allo smartphone o al tablet il compito di cronometrare il proprio lavoro, suggerisco l’app gratis Timesheet – Time tracker in grado di trarre anche utili statistiche su come è stato impiegato il tempo.
Per iPhone e iPad un’analoga applicazione — in versione pro e in versione gratis — è OfficeTime – Time & Expense Tracking, che aiuta a tenere sotto controllo anche le spese.
Ad ogni modo, per qualunque calcolo economico legato al lavoro, io consiglio l’intramontabile Foglio di Calcolo, sebbene non abbia l’accattivante grafica di queste applicazioni.
A presto il time tracking diventerà una feature di MyFoglio, quindi stay tuned!