Fare affari perfettamente leciti con la PA è assolutamente possibile e produttivo: la Pubblica Amministrazione acquista da privati opere, prodotti e servizi tramite procedure ben disciplinate, che prossimamente convergeranno nel nuovo Codice 2.0 sugli appalti, ovvero i 217 articoli che puntano allo snellimento e alla trasparenza nei bandi.
Molte aziende già lavorano con la PA e fatturano alla PA nell’ambito di appalti pubblici nazionali o regionali/locali, tramite piattaforme informatiche come EmPULIA, Consip, ecc., o con procedure ordinarie. Un’altra occasione è offerta dal MePA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione). Vediamo cos’è il MePA.
Il MePA è “un mercato digitale in cui le Amministrazioni abilitate possono acquistare, per valori inferiori alla soglia comunitaria, i beni e servizi offerti da fornitori abilitati a presentare i propri cataloghi sul sistema”. Questo mercato è gestito da Consip per conto del MEF e ovviamente richiede requisiti particolari a coloro che vogliano partecipare alla vendita di beni e servizi alle PPAA, così come è richiesta l’abilitazione alle amministrazioni, attraverso un procedimento di registrazione. Vediamo ora come iscriversi al MePA.
Possono richiedere la registrazione come fornitori solo le aziende iscritte alla Camera di Commercio, non è richiesta iscrizione al REC, ma sono esclusi i consorzi ordinari di concorrenti, le ATI e determinate forme associative che non presentano una solida forma giuridica, ovvero la “Rete dotata di organo comune con potere di rappresentanza, ma priva di soggettività giuridica e la Rete dotata di organo comune privo di potere di rappresentanza o reti sprovviste di organo comune di cui all’art. 3, comma 4 -ter del d. l. n. 5/2009”. Di contro, possono richiedere l’abilitazione: i consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro costituiti a norma della legge 25 giugno 1909, n. 422, e successive modificazioni, e i consorzi tra imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443; i consorzi stabili, costituiti anche in forma di società consortili ai sensi dell’articolo 2615-ter del codice civile; le aggregazioni tra le imprese aderenti al contratto di rete ai sensi dell’articolo 3, comma 4-ter, del D.L. n. 5/2009 dotate di organo comune e di soggettività giuridica.
Inoltrando la richiesta, le aziende si sottopongono ai controlli delle dichiarazioni rese, relativamente a:
- capacità professionale (iscrizione al Registro delle Imprese e nulla osta antimafia), all’assenza di motivi di esclusione, all’adempimento degli obblighi di sicurezza sul lavoro;
- capacità economico-finanziaria attraverso un fatturato superiore a 25.000 euro, salvo diverse richieste legate al settore merceologico.
Oltre alle FAQ online, una guida in PDF suggerisce i passi da seguire per la richiesta di abilitazione, che per la verità non è celerissima, e potrebbe necessitare di tempo e molta attenzione. Credo sia intuitivo il fatto che la sottoscrizione di contratti MePA attraverso piattaforma informatica richiede la firma elettronica e che la successiva fatturazione di beni e servizi aggiudicati a mezzo procedura di bando obbliga i privati a emettere FatturaPA e a dotarsi di un sistema per tale adempimento, come quello offerto da myfoglio.