La versione 2.6.0 di myfoglio ha introdotto, come abbiamo visto, rilevanti novità: conti bancari per tenere traccia della cassa, registrazioni di spese e incassi e generazione automatica della prima nota in formato XLS.
Prima di vedere nel prossimo post come si può gestire la prima nota, ovvero come “leggere i dati” in essa contenuti, ribadiamo un concetto accennato nel precedente post riguardante le registrazioni entrate e spese in myfoglio. La logica su cui si basa la generazione automatica di note e quindi della prima nota è che in quest’ultima confluiscono sono spese ed entrate giustificate e pagate, ovvero legate a fatture (emesse o spese), scontrini, ricevute, note di credito, ecc. purché il pagamento risulti già assolto; questi documenti devono essere conservati ai fini fiscali. Con la versione 2.6.0 di myfoglio, ogni volta che viene emessa una fattura con dicitura “pagato”, ogni volta che viene registrata una fattura acquisti come “pagato”, ogni volta che viene registrato il pagamento di una nota di credito, ecc. il sistema produce una generazione automatica di note (spese o entrate) con riferimento al documento iniziale.
E’ importante che i documenti emessi o registrati riportino il pagamento avvenuto, perché altrimenti non vanno in prima nota; ad ogni modo, dato che myfoglio consente solleciti di pagamento e un rapido controllo gestione, è bene registrare sempre i pagamenti così da ottenere il negativo, cioè sapere chi deve pagare e quanto.
Ritornando al nostro caso, ecco un esempio. Supponiamo di aver registrato una Fattura ricevuta (cioè una fattura spese) e di aver flaggato l’opzione “Pagato”, come in questa immagine:
Salvando la fattura, ecco come viene prodotta la generazione automatica di note, in questo caso una Nota spesa:
Entriamo nella nota spesa per inserire i dati mancanti, giacché la generazione automatica di note non può completare tutti i campi. Si noti che nella nota, il campo Descrizione contiene già i riferimenti alla fattura registrata, la Data contabile e l’importo. Ora, per completezza dovremmo inserire anche i dati mancanti, fra i quali la Banca/conto di addebito (per avere una cassa precisa) e l’eventuale percentuale di detraibilità, utile ai fini del calcolo delle imposte da pagare. Nel prossimo post, vediamo come gestire la prima nota.