Nelle infinite varianti in cui il marketing definisce interessi e risultati, ogni campo economico obbliga a scelte precise di vendita, che si tratti di prodotti o di servizi. Il testo “Marketing del Vino”, scritto da Slawka G. Scarso e edito da LSWR, è una recentissima pubblicazione a metà strada fra un trattato di marketing e un approfondimento del settore enologico ed enoturistico. Per coloro che si avvicinano al settore del vino, con tutte le specificità che lo rendono complesso e tutt’altro che intuitivo, questo testo può riservare utili spunti di riflessione e consentire una partenza graduale verso il mondo del marketing di settore senza escludere il campo del marketing online. Approfondiamo alcuni aspetti del testo e capiremo perché questa recensione trova spazio in questo sito.
L’autrice del testo, comodamente consultabile in formato ebook 2.0, si presenta online come “consulente in comunicazione enogastronomica e delle arti e docente di marketing del vino e strategie online applicate al vino presso la LUISS Business School (corso di alta formazione in Food & Beverage Management), l’Università di Salerno (corso in Wine Business), la Fondazione Edmund Mach (Master in Wine Export Management) e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Master in Vini Italiani e Mercati Mondiali)… redattrice di numerose testate specializzate tra cui Bibenda, Duemilavini, Bargiornale, Vini e Tigulliovino; docente in vari corsi sul marketing del vino e del turismo, in Italia e all’estero.” Dato il CV, non stupisce l’impostazione del testo, in parte manuale e in parte appendice specialistica. In effetti, molti dei concetti spiegati con riferimento al settore enologico ed enoturistico si possono estendere a numerosi altri settori, in particolare, a mio avviso, alle PMI, notoriamente più propense, nel settore vendite, al “fai da te”, anche online.
La prima parte del testo, seppur intitolata “Fondamenti di marketing del vino”, contiene un’approfondita analisi del marketing — dalla definizione alle strategie — con un approccio che va dal concetto generale agli esempi specifici per il settore del vino. Le nozioni relative a cos’è il marketing, come si orientano i comportamenti del consumatore e come si segmenta il mercato, le strategie di prezzo e quelle della distribuzione, promozione e comunicazione ben si attagliano a svariati settori, al di là del target del libro: un’azienda di prodotti, ma anche un professionista dei servizi può trovare qualche valido input di approfondimento e, perché no, colmare qualche gap culturale nel settore marketing.
La seconda parte, dal titolo “Comunicare il vino online”, in realtà è, a mio avviso, quella più interessante per le PMI che vogliono lanciarsi in Rete: accertata l’importanza del Web nella vita economica di un’azienda, l’autrice sviscera, social dopo social, tutte le caratteristiche della comunicazione online: da come gestire un blog a come usare Facebook e Twitter, a cos’è l’ottimizzazione dei testi fino alla pubblicità online. Non mancano ovviamente esempi di portali specifici per il settore enologico ed enoturistico, ma in generale i capitoli sono utili per qualunque attività. Le pubbliche relazioni online e l’email marketing occupano un capitolo a sé, indispensabile per comprendere quanto siano importanti i feedback dei clienti — tanto che oggi si fa ricorso a piattaforme per monitorarli e gestirli (per esempio Feedaty) — il passaparola, la comunicazione di prodotto e di eventi e tanti altri aspetti che rendono la Rete il più grande messaggero del mercato mondiale. Avremo modo di approfondire alcuni temi su questo blog.
La terza parte è dedicata a “L’enoturismo come offerta di servizi” ed è ovviamente frutto dell’evoluzione che le cantine vinicole hanno subito con l’avvento del turismo enologico. L’enoturismo è un fenomeno ormai diffuso che ha consentito alle aziende vinicole di integrare reddito, incrementare le vendite di prodotto grazie a specifiche strategie di marketing: dalle tradizionali visite in cantina con degustazione, si è approdati ai wine club, passando per uno studio approfondito della segnaletica e dell’organizzazione degli spazi, giacché l’enoturismo obbliga all’implementazione di realtà e di servizi che la semplice vendita di prodotto in enoteca non richiede.
Nella quarta parte si elencano una serie di case study, o per meglio dire casi di successo: l’autrice descrive alcune aziende ritenute rappresentative di scelte di marketing azzeccate, ne racconta la storia e le attività svolte per raggiungere gli obiettivi preposti. L’autrice fa notare come a volte le idee di marketing nascano da contingenze fortunose, per esempio la “moda” di un territorio conosciuto attraverso il successo di un film, come nel caso della Lucania rilanciata da “Basilicata coast to coast”. Sta alle aziende locali cogliere gli aspetti più interessanti di questi risvolti, trarne profitto e lanciare nuove idee, come nel caso di The Winefather, un progetto di crowdfundig atipico pensato per le aziende vitivinicole.
L’enoturismo è un settore fondamentalmente “creativo” dove il prodotto finale è un servizio-prodotto, è la risultanza di tanti ingredienti — agricoltura, biodiversità, rispetto del territorio, sviluppo culturale, e poi vino e comunicazione — tenuti insieme da conoscenze approfondite del settore enologico e del settore ricettivo, che rendono l’Ho.Re.Ca un campo in continua espansione e ricco di opportunità di business.
A margine di questa breve recensione, qualche nota in merito al libro come prodotto editoriale: ho letto la versione ebook caricandola nel reader di Kobo, ma si legge bene anche con Kindle. L’ebook è ben realizzato, dal punto di vista pratico il carattere si aumenta, le illustrazioni sono chiare e a fine capitolo, dei box colorati riassumono i concetti chiave. I link segnalati funzionano perfettamente, mentre una minutissima pecca sta nelle immagini statiche: non è possibile ingrandirle, ma è possibile visionarle in seguito direttamente sul sito da cui sono prese (di solito è indicato in didascalia).