Alcune cose da sapere per scegliere un conto corrente

E’ vero che le banche si sono molto uniformate nell’offerta finanziaria, sia per quanto riguarda l’apertura di conti correnti, sia per quanto riguarda l’accensione di mutui, ma ancora qualche differenza fra una banca e un’altra persiste, e comunque le condizioni applicate ai conti correnti o ai prestiti sono molte e non sempre facili da valutare. L’Associazione Nazionale Consumatori ha pubblicato un post nel quale vengono forniti consigli per scegliere un conto corrente. Sebbene il post venga rivolto ai cittadini, alcune regole valgono anche per professionisti e imprenditori, con qualche accortezza in più. 

Chi deve accendere un mutuo, di solito gira, gira e gira, tenta una valutazione dei TAEG, delle condizioni, ecc. Perché la stessa cosa non si fa con il conto corrente? Qualcuno si limita a scegliere la banca sotto casa o sotto la sede dell’azienda, perché più vicina, ma non ha molto senso giacché oggi molte operazioni si fanno via home banking. Ed ecco allora i primi due suggerimenti: chiedere informazioni contrattuali a più banche e soprattutto farsi mostrare l’home banking, perché le aziende e i professionisti dovranno esplicare un numero maggiore di operazioni bancarie e la facilità d’uso e la completezza dell’home banking faranno la differenza.

Prima di firmare le decine e decine di pagine prestampate che la banca ci sottopone, parte delle quali scritte per iper-vedenti, è bene farsi elencare tutti i costi relativi a prelievi bancomat, commissioni su carte di credito, costi di rientro da splafonamenti, costo delle operazioni di pagamento, di emissione e incasso di assegni, di invio documentazione, di invio solleciti, ecc. Ai professionisti e alle aziende, che hanno un alto traffico di operazioni su conto, consiglio vivamente di assicurarsi che: non ci siano costi aggiuntivi sul pagamento di F24, che le agenzie bancarie abbiano orari di lavoro compatibili con quelli propri, che l’home banking consenta tutte le operazioni bancarie e non solo alcune, che sia disponibile una versione mobile efficiente per l’home banking.

Alcune banche consentono di prelevare a qualsiasi sportello di altre banche senza aggiunta di commissioni, altre invece consentono il prelievo gratis solo sulle proprie agenzie o su quelle in convenzione. Inoltre, alcuni istituti bancari consentono di prelevare anche su circuiti internazionali, così da fornire un ulteriore riserva di contante. Per le aziende o i professionisti può essere utile scegliere una banca che fornisca degli home banker, ovvero figure che si recano presso le sedi dei clienti per alcune operazioni: occhio però a dare fiducia, assicurarsi sempre che sia ben riposta!

Chi lavora con un servizio di POS alla clientela deve valutare bene le commissioni e le possibilità di scaricare i costi in sede di dichiarazione dei redditi. Inoltre, occhio ai tempi di incasso e ai giochetti con le valute: per le aziende e i professionisti è importante che l’incasso di un assegno sia sufficientemente celere e non, come per alcune banche, di 10 gg. lavorativi; anche per gli F24 le condizioni di pagamento possono non essere in tempo reale: mentre il pagamento allo sportello bancario è istantaneo, il pagamento di un F24 via home banking talvolta può essere predisposto solo in determinate date utili, quindi può pregiudicare una scadenza. Per qualche consiglio ulteriore, rimando al post segnalato.