Nei giorni scorsi il governo ha annunciato l’approvazione di un testo che introduce, come previsto, l’obbligo della fatturazione elettronica anche per le partite IVA in regime forfettario.
Chi aveva scelto questo regime agevolato per semplificare la contabilità e ridurre l’imposizione fiscale, fino ad ora era stato esentato dall’obbligo alla fatturazione elettronica introdotto da tempo per tutte le partite IVA in regime fiscale ordinario, scelta questa in linea con l’idea della semplificazione dato il periodo iniziale della fatturazione elettronica.
Ora, a distanza di più di tre anni dall’introduzione della fatturazione elettronica anche per le operazioni verso aziende e privati, il processo è ormai collaudato e risulta più semplice portare tutte le operazioni verso la fatturazione elettronica, quindi è stato deciso di estendere l’obbligo anche a questa categoria di partite IVA: a partire dal 1° Luglio prossimo quindi, anche gli operatori in regime forfettario dovranno munirsi di un sistema in grado di produrre fatture elettroniche.
Con lo stesso provvedimento l’obbligo viene esteso anche alle Associazioni Sportive Dilettantistiche e agli enti del terzo settore.
Per tutte le categorie coinvolte nel nuovo decreto, il 2022 avrà dunque una gestione ibrida con 6 mesi di fatturazione tradizionale e 6 mesi di fatturazione elettronica per poi iniziare dal 2023 con il completo allineamento al nuovo regime.
L’unica deroga ancora esistente riguarda i professionisti in regime forfettario che non superino i 25000 Euro di ricavi o compensi.
Per questi soggetti, dato il basso volume di affari registrato, sarà possibile continuare con la fatturazione cartacea tradizionale fino al 2024, anche se è consigliabile per tutti passare alla nuova modalità di fatturazione dato che è un punto fermo della gestione fiscale del futuro e sarà di sicuro estesa come obbligo a tutte le tipologie di partite IVA.
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